L’intramontabile scuolabus

13 Settembre 2022

scuolabus

Anche il più moderno degli scuolabus di oggi, ad emissioni zero, decorato, con accompagnatore, ha in sé il fascino del vintage. E’ una di quelle vetture che vediamo spessissimo durante la giornata nel periodo scolastico, divenuto anche un simbolo iconico dei film, telefilm e cartoni animati. Ultimamente, in America, sono sempre più in voga gli scuolabus abbandonati e restaurati in deliziose abitazioni, con agi e comfort.

Ma torniamo ai ricordi di casa nostra. Chi è più avanti negli anni ha impresso nella memoria quello giallo, con le panche di legno, simil cartone pressato, la seduta angusta, con l’impianto di riscaldamento/raffreddamento quasi sempre fuori uso, quel volante grande, che sembrava enorme…. Ma era, altresì, compagno di avventure, scherzi, risate e tanta spensieratezza.

Per la prima parola la parola comparve su un articolo de “La Stampa” del 1961. La nascita dello scuolabus in quegli anni è qualcosa di più di un semplice nuovo servizio offerto agli scolari. Rappresentò una vera e propria conquista sociale in un decennio in cui, per una serie di interventi in materia scolastica (fra i quali l’estensione della frequenza obbligatoria ai tre anni della scuola media inferiore), l’istruzione cominciò ad essere davvero alla portata di un’intera popolazione. Molti comuni erano sprovvisti di una scuola elementare e media (oggi primaria e secondaria di primo grado) e gli scuolabus circolavano sulle strade provinciali, mentre oggi svolgono un servizio solo urbano.

I modelli più diffusi erano inizialmente i Fiat 900 per poi passare ai pullman da turismo “convertiti” quando andava di lusso fino a percorrere la strada dell’eco sostenibilità. Il primo scuolabus elettrico è stato realizzato in California nel 2013 grazie alla collaborazione fra Trans Tech Bus, specializzato in questo genere di veicoli, e la Motiv Power Systems, un’azienda che produce motori elettrici. Ancora più ecofriendly dello scuolabus californiano è il Piedibus, una sorta di “scuolabus umano”, formato da una comitiva di bambini (i “passeggeri”), accompagnata da due adulti (“autista” e “controllore”).

Ma perché poi gli scuolabus sono in maggioranza gialli? È il primo colore che la vista umana riesce a percepire, è in grado di attirare l’attenzione dei guidatori circostanti che prestano maggiore attenzione. Il motivo è quindi strettamente legato alla sicurezza dei bambini che così possono viaggiare più sereni e, con loro, anche i genitori.

 

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