Alberto Sordi, la sua intramontabile passione per le auto 

27 Febbraio 2024

Alberto Sordi

Alberto Sordi era il simbolo della commedia all’italiana, esponente della romanità cinematografica grazie a lui esportata in tutto il mondo. Ma che rapporto aveva con le auto? Nei film lo vediamo spesso a bordo di vetture di lusso (aveva una passione per le Maserati), ma nella vita reale non era il tipo da sfoggiare la propria ricchezza. All’interno della sua villa accanto alle Terme di Caracalla, è stata trovata la sua fedele compagna: una Fiat 124 Familiare di colore azzurro. Era questa l’auto con cui Sordi si spostava, anche la sorella Aurelia, ma spesso era guidata dall’autista Arturo Artadi.

Di altre auto belle ne ha possedute, in particolare di Maserati. Nel film “Il prof. Dott. Guido Tersilli, primario della clinica Villa Celeste…” (sequel de “Il medico della mutua”) ed in “Il presidente del Borgorosso Football Club” Alberto Sordi compare al volante di una Maserati Ghibli Spyder. Nello stesso periodo – nella vita reale – guidava una Quattroporte del 1967. È stata sua fino al 1973, quando la vendette.

Ma questa non fu la sua unica supercar del Tridente, ebbe anche una Mistral Spyder 3700, l’ultima Maserati a montare il 6 cilindri in linea bialbero doppia accensione derivato da quello della 250 F. La guidò nel film “Scusi, lei è favorevole o contrario?”.

Ancora una Maserati, questa volta la Indy, appare in “La più bella serata della mia vita” del 1972. L’auto è la compagna del viaggio Italia-Svizzera di Alfredo Rossi (il personaggio interpretato da Sordi). Esportava clandestinamente una grossa somma di denaro in una banca locale. Il nome Indy è l’abbreviazione che omaggia le due vittorie consecutive Maserati alla 500 Miglia di Indianapolis nel ’39 e nel ’40. L’auto, lanciata al Salone di Ginevra nel 1969, era dotata di un V8 4.2 da 335 CV.

Altra habitué delle pellicole cinematografiche è la Fiat Ritmo, guidata da Sordi in “Il Tassinaro” (1983). Sotto le spoglie di un taxi giallo, la Ritmo di seconda serie è chiamata “Zara 87” e, al suo interno, si svolgono i tanti incontri che Pietro Marchetti fa durante il suo turno lavorativo.
Una BMW 320 I 18 Automatic Coupé di colore blu, acquistata nel 1993, è una delle auto di Sordi nella vita reale, guidata negli ultimi anni di vita e tenuta con estrema cura.

 

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